Racchiuso tra il Palatino, il Campidoglio, il Colosseo e Via dei Fori imperiali, il Foro Romano è sicuramente una tappa fondamentale per chi viene a visitare Roma.
Rappresentava il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città. Insomma, era il cuore del potere romano. Camminando tra le rovine degli edifici che lo hanno caratterizzato nel corso dei secoli, non si può non pensare con emozione che qui si sono poste le basi della cultura occidentale.
Per entrare le code sono sempre piuttosto lunghe. Vi consigliamo perciò, per risparmiare tempo e fatica, di acquistare i biglietti on line.
Se siete in possesso del Roma Pass il biglietto fa parte del ticket cumulativo che permette di visitare Colosseo, Palatino e Foro Romano. Quest’attrazione è compresa anche nel Vaticano Pass.
COME ARRIVARE
Bus: Bus – 75, Bus – 780, Bus – 85, Bus – 87
Treno : FC2, Treno – FL5
Metro: LINEA B
VISITARE IL FORO ROMANO
Accedendo al Foro da Largo della Salara Vecchia (si può entrare anche dal Palatino o dall’ingresso vicino all’arco di Tito), troverete il Tempio di Antonino ed Faustina, eretto nel 114 a.c. e trasformato in seguito nella chiesa di San Lorenzo in Miranda. Sulla destra potrete ammirare invece la Basilica Emilia, edificio pubblico risalente al 179 a.c., che era lungo 100 metri e la sua facciata era costituita da un portico a due piani.
Alla fine della strada arriverete sulla Via Sacra, la principale arteria del foro, e al Tempio del Divo Giulio, fatto costruire dall’imperatore Augusto sul luogo dovesi erano svolti i funerali di Cesare e inaugurato nel 29 a.c.
Percorrendo la Via Sacra sulla destra arriverete alla Curia Iulia, sede del senato dell’antica Roma. quella che ammiriamo oggi ha l’aspetto che aveva sotto Diocleziano (284-305 d.c.), frutto di un radicale restauro risalente al 1937. Davanti alla Curia si trova il Lapis Niger, un’area quadrata, coperta di marmo nero, che indicherebbe il luogo di sepoltura o di morte di Romolo.
Al termine della Via sacra si erige maestoso l’arco di Settimio Severo, edificato in onore dell’omonimo imperatore e dei suoi figli Caracalla e Geta.
Vicino all’arco si trovano i Rostri, la tribuna degli oratori, decorata da rostri di navi nemiche. di fronte, proprio al centro della piazza del Foro, luogo di incontro e di commercio della Roma antica si erge la Colonna di Foca, imperatore bizantino del VII a.c.
Foto di Anna Dalmasso
Dietro la colonna ci sono otto colonne in granito, che sono tutto ciò che resta del Tempio di Saturno, uno dei più importanti della Roma antica e dove veniva conservato il tesoro dello stato (erario). Alle sue spalle da nord a sud si trovano le rovine del Tempio della Concordia, le tre colonne rimaste del Tempio di Vespasiano e il Portico degli dei Consenti.
Lungo la strada parallela alla via Sacra troverete la Basilica Giulia, iniziata da Giulio Cesare e terminata da Augusto. Al fondo della Basilica svettavano le tre colonne del Tempio di Castore e Polluce, chiamato anche Tempio dei Dioscuri, edificato nel V secolo. La vicina Chiesa di Santa Maria Antiqua è la più antica chiesa cristiana del Foro (datata VI secolo).
Tornando poi verso la Via Sacra incontrerete la Casa delle Vestali, dove abitavano le vergini addette alla custodia del fuoco sacro del vicino Tempio di Vesta
Risalendo la Via Sacra, superato il Tempio del Divo Romolo, arriverete alla Basilica di Massenzio, che rappresenta l’edificio più grande del Foro. Iniziata da Massenzio nel 308 e conclusa da Costantino, era lunga 100 metri e larga 60. Poco oltre c’è l’Arco di Tito, edificato nell’81 d.c, dopo la morte dell’imperatore Tito, figlio di Vespasiano, a celebrazione della vittoria sui ribelli di Gerusalemme.
IL PALATINO
Situato tra il Velabro e il Foro Romano, il Palatino è una delle zone più antiche della città. Secondo la tradizione qui si trovav il primo insediamento di Roma, fondata attorno alla metà dell’VIII secolo a.c. Qui gli scavi hanno portato alla luce resti di capanne e tombe risalenti all’età del ferro e la fortificazione più antica, databile proprio all’VIII secolo a.c.
Sede di importanti culti cittadini, come quello della Magna Mater (la dea Cibele), fra il II e I secolo a.c. divenne il quartiere residenziale dell’aristocrazia Romana . E’ un esempio la Casa dei Grifi, che conserva bellissime decorazioni pavimentali e pittoriche. Il Palatino inoltre, dopo che Augusto lo scelse come sede della sua residenza, divenne il luogo dei palazzi imperiali.
Qui si trovavano la Domus Tiberiana, la Domus Transitoria, la Domus Aurea e la Domus Flavia. Proprio per questo nel corso del tempo il toponimo Palatium è diventato sinonimo di Palazzo.
I manufatti più significativi ritrovati nel corso degli scavi sono conservati nel Museo Palatino, dove al piano terra sono esposti i reperti che riguardano la storia più antica, mentre al primo piano potrete ammirare opere d’arte del periodo imperiale.