Il Foro Romano

Racchiuso tra il Palatino, il Campidoglio, il Colosseo e Via dei Fori imperiali, il Foro Romano è sicuramente una tappa fondamentale per chi viene a visitare Roma.
Rappresentava il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città. Insomma, era il cuore del potere romano.
Camminando tra le rovine degli edifici che lo hanno caratterizzato nel corso dei secoli, non si può non pensare con emozione che qui si sono poste le basi della cultura occidentale.
Per entrare le code sono sempre piuttosto lunghe. Vi consigliamo perciò, per risparmiare tempo e fatica, di acquistare i biglietti on line.
Se avete il Roma Pass, il biglietto fa parte del ticket cumulativo che permette di visitare Colosseo, Palatino e Foro Romano.
Quest’attrazione è compresa anche nel Vaticano Pass e la la Roma Tourist card.

COME ARRIVARE

A piedi – Se vi ti trovate nel centro storico di Roma, potete facilmente raggiungerlo a piedi. È situato vicino al Colosseo e al Campidoglio, e molti degli altri principali siti turistici di Roma sono a breve distanza
Bus – Ci sono diverse linee di autobus che fermano vicino al Foro: Bus – 75,  Bus –  780, Bus – 85, Bus – 87
Metro: la stazione più vicina é “Colosseo” sulla linea B. Dalla stazione arriverete con una passeggiata di pochi minuti.

VISITARE IL FORO ROMANO

Visitare il Foro Romano: tutti i monumenti

La meraviglia del Foro romano. Foto: Raffaella Brunetti

 

Accedendo da Largo della Salara Vecchia (si può entrare anche dal Palatino o dall’ingresso vicino all’arco di Tito), troverete il Tempio dedicato alla memoria di Antonino ed Faustina. Eretto nel 114 a.c. fu trasformato in seguito nella chiesa di San Lorenzo in Miranda.
È uno dei meglio conservati nel Foro e offre un’importante testimonianza dell’architettura e della cultura romana di quell’epoca
Sulla destra potrete ammirare invece la Basilica Emilia, edificio pubblico risalente al 179 a.c.. Era lungo 100 metri e la sua facciata era costituita da un portico a due piani.
Alla fine della strada arriverete sulla Via Sacra, la principale arteria del foro, e al Tempio del Divo Giulio.  Questo venne  costruito dall’imperatore Augusto sul luogo dove si erano svolti i funerali di Cesare e inaugurato nel 29 a.c.
Percorrendo la Via Sacra sulla destra arriverete alla Curia Iulia, sede del senato dell’antica Roma. Era il luogo principale dove venivano discusse le questioni politiche, amministrative e legislative dell’antica Roma.
Quella che ammiriamo oggi ha l’aspetto che aveva sotto Diocleziano (284-305 d.c.), frutto di un radicale restauro risalente al 1937.
Davanti alla Curia si trova il Lapis Niger, grande pietra di basalto nero, posta a livello del suolo.
Secondo la leggenda, il “Lapis Niger” era il luogo in cui Romolo, il leggendario fondatore di Roma, fu sepolto o ucciso. Non ci sono però prove archeologiche o storiche che confermino questa leggenda. Alcuni studiosi pensano che fosse invece un santuario o un luogo di culto. Altri ancora credono che fosse parte di una struttura di importanza politica o religiosa.

Al termine della Via sacra si erge il monumentale arco di Settimio Severo. Fu costruito per commemorare le vittorie dell’imperatore e dei suoi figli, Caracalla e Geta, nelle campagne militari in Oriente.
Vicino all’arco si trovano i Rostri, la tribuna degli oratori, decorata da rostri di navi nemiche.
Di fronte, proprio al centro della piazza del Foro, luogo di incontro e di commercio della Roma antica, si innalza la Colonna di Foca, imperatore bizantino del VII a.c.

Visitare il Foro Romano e il Palatino. Informazioni utili

Foto di Anna Dalmasso

Dietro la colonna ci sono otto colonne in granito. Sono tutto ciò che resta del Tempio di Saturno, uno dei più importanti della Roma antica e dove veniva conservato il tesoro dello stato (erario).
Alle sue spalle da nord a sud si trovano le rovine del Tempio della Concordia, le tre colonne rimaste del Tempio di Vespasiano e il Portico degli dei Consenti.

Lungo la strada parallela alla via Sacra troverete la Basilica Giulia, iniziata da Giulio Cesare e terminata da Augusto. Era utilizzata principalmente come edificio per attività giuridiche e commerciali, oltre che per le riunioni del Senato romano.
Fu gravemente danneggiato nel corso del tempo e oggi rimangono solo pochi resti delle sue colonne e delle fondamenta.
Al fondo della Basilica svettavano le tre colonne del Tempio di Castore e Polluce, chiamato anche Tempio dei Dioscuri, edificato nel V secolo.
La vicina Chiesa di Santa Maria Antiqua è la più antica chiesa cristiana del Foro (datata VI secolo).
Tornando poi verso la Via Sacra incontrerete la Casa delle Vestali, dove abitavano le vergini addette alla custodia del fuoco sacro del vicino Tempio di Vesta

Risalendo la Via Sacra, superato il Tempio del Divo Romolo, arriverete alla Basilica di Massenzio. Conosciuta anche come la Basilica di Costantino e Massenzio, rappresenta l’edificio più grande e meglio conservato del Foro.
Iniziata da Massenzio nel 308 e conclusa da Costantino, era lunga 100 metri e larga 60.
Poco oltre c’è l’Arco di Tito,  edificato nell’81 d.c, dopo la morte dell’imperatore Tito, figlio di Vespasiano, a celebrazione della vittoria sui ribelli di Gerusalemme.  Uno dei meglio conservati archi trionfali romani, ha avuto un’influenza significativa sull’architettura trionfale successiva.

IL PALATINO

Situato tra il  Velabro e il Foro Romano, il Palatino è una delle zone più antiche della città.
Secondo la tradizione, qui si trovava il primo insediamento di Roma, fondata attorno alla metà dell’VIII secolo a.c.
Qui gli scavi hanno portato alla luce resti di capanne e tombe risalenti all’età del ferro e la fortificazione più antica, databili proprio all’VIII secolo a.c.
Sede di importanti culti cittadini, come quello della Magna Mater (la dea Cibele), fra il II e I secolo a.c., divenne il quartiere residenziale dell’aristocrazia Romana.
È un esempio la Casa dei Grifi, che conserva bellissime decorazioni pavimentali e pittoriche.
Prende il nome dalla presenza di raffigurazioni di grifi, creature mitologiche metà aquila e metà leone, che decorano alcune delle strutture.
Il Palatino inoltre, dopo che Augusto lo scelse come sede della sua residenza, divenne il luogo dei palazzi imperiali.
Qui si trovavano la Domus Tiberiana, la Domus Transitoria, la Domus Aurea e la Domus Flavia. Proprio per questo nel corso del tempo il toponimo Palatium è diventato sinonimo di Palazzo.
Tra i siti più famosi sul Palatino ci sono la Casa di Augusto, la Casa di Livia, il Palazzo di Domiziano e l’area del ​​Tempio di Apollo.
I manufatti più significativi ritrovati nel corso degli scavi sono conservati nel Museo Palatino, dove al piano terra sono esposti i reperti che riguardano la storia più antica, mentre al primo piano potrete ammirare opere d’arte del periodo imperiale.

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Da dove fotografare il Foro

Ci sono diversi punti strategici da cui potete fare i vostri scatti panoramici:

  • Piazza del Campidoglio: offre una vista incantevole sul Foro, specialmente di notte quando i monumenti sono illuminati
  • Colosseo: dalla parte anteriore o laterale del Colosseo, potrete godere di una veduta panoramica del Foro Romano. Dalla parte superiore del Colosseo avrete una prospettiva elevata.
  • Campidoglio:  situato sul Monte Capitolino, di qui potrete ottenere una vista in prospettiva. La piazza del Campidoglio offre un’eccellente visuale su tutta la zona.
  • Via dei Fori Imperiali: questa strada offre varie opportunità per fotografare i monumenti antichi da diverse angolazioni
    Giardino degli Aranci sull’Aventino: da qui si ha una vista panoramica su tutta la città.  Potrete scattare foto dal belvedere all’interno del giardino
  • Palatino: una delle sette colline di Roma  offre molte vedute panoramiche sul Foro Romano.
  • Terrazza del Vittoriano: anche di qui avrete una magnifica vista su Roma e sul Foro.
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Notizie sull'autore

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

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