Visitare la Cappella Sistina

La vostra visita ai Musei Vaticani non può prescindere dalla sua gemma più preziosa: la Cappella Sistina, capolavoro di assoluta bellezza che tutto il mondo ci invidia. 
Goethe diceva che “Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere”.
Perciò Visitare Roma e non dedicare una tappa del vostro itinerario a questa incredibile attrazione sarebbe davvero un peccato. Vi fareste sfuggire un’esperienza indimenticabile! 

La Cappella Sistina fa parte del percorso dei Musei Vaticani e vi si arriva accedendo dalla grande Sala Regia.
NB:
Vi segnaliamo che all’interno della cappella non si possono fare foto né video con o senza flash.

La visita alla Cappella Sistina

Appena entrati nella cappella, raggiungete il suo ingresso principale sulla parete est, quella più lontana, in modo da avere la visuale migliore della volta.
L’affresco, che ricopra quest’ultima per l’intera superficie (800 metri quadrati!), richiese a Michelangelo 4 anni di lavoro. L’artista lo organizzò in 9 scene centrali, la creazione di Adamo ed Eva, il peccato originale e la storia di Noè. Le scene sono inquadrate in elementi architettonici dipinti.

Nella prima scena a partire da est sono rappresentati:

  1. L’Ebbrezza di Noè seguita dal
  2. Il Diluvio universale e dal 
  3. Il sacrificio di Noè. Segue la scena del
  4. Il Peccato originale e la Cacciata dal Paradiso terrestre: Adamo ed Eva vengono cacciati dopo aver assaggiato il frutto proibito offertogli da Satana, rappresentato come un serpente dal corpo di donna
  5. La Creazione di Eva, a cui segue
  6. La Creazione di Adamo: questa è una delle scene più famose dell’arte occidentale, che rappresenta Dio barbuto che tocca con la punta del dito quello di Adamo, trasmettendogli il soffio vitale.
    Completano la sequenza a ritroso della genesi:
  7. Separazione della terra dalle acque
  8. Creazione degli astri e dei pianeti
  9. Separazione della luce dalle tenebre


Di fronte, sulla parete ovest, si trova l’incredibile Giudizio Universale, in cui il Cristo al centro sottopone al giudizio divino le anime dei morti che escono dalle tombe.
I salvati vengono fatti salire in cielo, i dannati invece vengono scaraventati nelle tombe.
Anche le pareti laterali presentano una serie di straordinari affreschi straordinari rinascimentali che raffigurano episodi della vita di Mosè.

Individuate e ammirate le Tentazioni di Cristo del Botticelli e la Consegna delle chiavi a San Pietro del Perugino.
Nella parte ricurva inferiore della volta, separate da cornici sono raffigurati i Profeti ebraici e le Sibille pagane. Queste ultime, dal corpo possente sono fra le più suggestive della volta.
Nelle 14 lunette sopra le finestre sono rappresentate le quaranta generazioni degli Antenati di Cristo, riprese dal Vangelo di Matteo.

IL GIUDIZIO UNIVERSALE

Venne dipinto 30 anni dopo gli affreschi  della volta. Il progetto, commissionato da Clemente VII e incoraggiato dal successore  Paolo III, scatenò molte polemiche sin dall’inizio. Prima perchè l’artista distrusse due affreschi del Perugino per preparare il muro. Poi quando il dipinto fu svelato, perchè la massa turbinante di 391 corpi nudi fece gridare allo scandalo. La reazione infatti fu tale che le autorità ecclesiastiche ordinarono che si coprissero le nudità. 

Al centro del dipinto c’è il Cristo con attorno, in una specie di vortice, le anime dei defunti uscite dalle tombe per affrontare il giudizio divino. I salvati salgono in cielo, mentre i dannati vengono scaraventati all’Inferno tra i demoni. A fare da corona a Gesù alcuni personaggi dell’Antico Testamento: apostoli, profeti, eroine, sibille e patriarchi. Inoltre compaiono santi, martiri e vergini. Egli, rappresentato seminudo, come un eroe classico, nell’atto di avanzare, ha lo sguardo rivolto verso destra.

Con la mano destra alzata chiama a sé i beati mentre con la mano sinistra destina i dannati alla profondità dell’Inferno. In posizione di poco inferiore a Gesù si trova la Madonna e volge lo sguardo a sinistra con espressione sofferta ma composta.
Nelle lunette sono rappresentai i simboli del martirio.

PARETI LATERALI

Gli affreschi delle pareti laterali, realizzati tra il 1481 e il 1482 sono opera di grandi maestri rinascimentali, tra cui Botticelli, Ghirlandaio, Pinturicchio, Perugino e Luca Signorelli. Illustrano episodi della vita di Mosè ( a sinistra del Giudizio Universale) e di Cristo (a destra).

3 CURIOSITA’ SULLA CAPPELLA SISTINA

  1. Il blu oltremare usato nel Giudizio Universale era costosissimo: in questa parte degli affreschi, contrariamente a quella della volta che ne ha una quantità minima, Michelangelo ne usò una quantità impressionante.
    All’epoca questo colore era ottenuto dai lapislazzuli, pietre preziosissime e perciò molto costoso.
    Gli artisti infatti esitavano ad adoperarlo, a meno che non fosse pagato da altri.
    Nel caso del Giudizio Universale i materiali li avrebbe pagati il papa (Giulio II, che aveva commissionato a Michelangelo la Cappella Sistina). Nel caso della volta, invece, visto che doveva far fronte lui stesso alle spese per affrescarla, il celebre artista, usò colori meno cari.

  2. Non è vero che Michelangelo lavorava da solo: Lo si è spesso detto, ma in realtà per tutto il corso dei lavori nella cappella si avvalse della collaborazione di assistenti che preparavano l’intonaco umido su cui poi il pittore dipingeva (come richiedeva a tecnica dell’affresco).

  3. Non è vero che Michelangelo dipingesse sdraiato: in realtà l’artista progettò un’impalcatura curva che gli permetteva di stare in piedi, anche se in posizione scomoda, piegato all’indietro.

Una volta usciti dai Musei Vaticani, se non siete troppo stanchi, potete pensare di andare a godervi le attrazioni che si trovano nelle vicinanze, come la Basilica di San Pietro o Castel Sant’Angelo.

COME RAGGIUNGERE LA CAPPELLA SISTINA

1. IN METRO
Partendo dalla Stazione Termini prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.

2. IN BUS
Davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento,  distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 3281 e 982.

3. MACCHINA
Potete parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. TRENO
Arrivate alla stazione di Roma Termini e prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Vi conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano  circa dieci minuti a piedi.

5. AEREO
Se arrivate a Roma in  aereo vi consigliamo di andare dall’aereoporto alla stazione di Roma Termini, dove si trovano Bus, Metro e Taxi che vi condurranno ai Musei Vaticani .

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