Parchi di Roma

Inserire nel vostro itinerario una tappa per visitare uno o più parchi di Roma è senz’altro una scelta azzeccata, se volete farvi un’idea di quello che la capitale ha da offrire.

Oltre a palazzi, monumenti, musei e piazze, la città eterna custodisce infatti bellissime aree verdi. Alcune adatte a fare jogging, giri in bicicletta o lunghe passeggiate, altre molto suggestive, con palazzi storici e fontane per chi vuole coniugare arte e natura.
Nell’impossibilità di parlare di tutti gli innumerevoli parchi di Roma, noi ne abbiamo scelti cinque, che crediamo valgano davvero la pena di essere visitati.


5 parchi di Roma da non perdere

1. Villa Doria Panphilij

Con i suoi 184 ettari, è il terzo più grande parco pubblico di Roma (se la gioca con il Parco regionale dell’Appia antica ed il Parco regionale del Pineto) e si trova al di fuori delle Mura Aureliane, in prossimità di Porta S. Pancrazio, nella parte sud-est della città.
Al suo interno si trova il Casino del Bel Respiro, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri e un tempo residenza di campagna della famiglia Pamphilij. Rappresenta la parte più suggestiva della villa e conserva al suo interno una delle più grandi collezioni private di arte di Roma, con opere di artisti come Tintoretto, Caravaggio, BerniniParmigianino, solo per fare qualche nome.
Di fronte al Casino ci sono gli splendidi Giardini Segreti, vero e proprio capolavoro paesaggistico.
Il parco è diviso in tre parti:

  • Pars urbana: il palazzo e i giardini
  • Pars fructuaria: la pineta
  • Pars rustica: la tenuta agricola

Nel parco scorre un corso d’acqua, con cascatelle e giochi d’acqua, che sfocia in un lago, il Lago del Belvedere, in cui confluiscono le acque della Fontana del Giglio, e al cui centro sorge un’isola dalla forma ellittica.

Ci sono poi tante piste ciclabili e zone attrezzate con giochi per bambini (è una tappa ideale nel caso siate a visitare Roma con bambini!).
L’unico punto di ristoro è il Vivi Bistrot di Villa Pamphilj.

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Baldo degli Ubaldi. Di qui arriverete con una passeggiata di 20 minuti.
Se volete arrivarci col Bus prendete le linee 180F, 31, 982, H.

Attrazioni nelle vicinanze: non ci sono particolari attrazioni nelle vicinanze, ma la Villa è molto ben servita da numerosi autobus.

2. Villa Borghese

Compresa tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, ed i nuovi quartieri Salario e Pinciano nati nei primi anni del Novecento, il Parco di Villa Borghese occupa un’area molto grande nel cuore della città. 
L’ingresso principale lo trovate su Piazzale Flaminio. Sicuramente è una delle tappe che potete inserire nel vostro itinerario, specialmente se state visitando Roma con bambini.

Villa Borghese ospita edifici, sculture, monumenti e fontane, opera di illustri artisti dell’arte barocca, neoclassica ed eclettica. Un patrimonio artistico notevole, immerso nella natura composta da alberi secolari, laghetti, giardini all’italiana e grandi spazi liberi.
Qui potrete trovare una gran quantità di specie sempreverdi, tra cui lecci e platani (alcuni risalenti all’impianto primitivo), pini domestici con esemplari bicentenari, abeti, cedri. Tra gli arbusti sono comuni l’alloro e il bosso.
Non mancate di visitare il Museo museo Carlo Bilotti. È piccolino e conta solo 23 pezzi, di cui 18 opere di Giorgio de Chirico, compresa la famosa scultura “Ettore e Andromaca”, situata all’ingresso.
Potete inoltre portare i vostri bambini alla Casina di Raffaello, una ludoteca situata all’interno di un bel palazzo del ‘500, che propone spettacoli divertenti e laboratori per bambini da 3 a 10 anni
Per finire, vale sicuramente una visita il Bioparco (QUI PER I BIGLIETTI).

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Torlonia

Come arrivare: Prendete la linea A della metro e scendete alla fermata Flaminio o Spagna. Arriverete con una passeggiata di pochi minuti.
Se volete arrivarci col Bus prendete le linee 150F, 490, 495, 590, 89, G04

3. Villa Torlonia

Senza dubbio tra i parchi di Roma più belli, in origine era proprietà della famiglia Pamphilj, era una delle molteplici tenute agricole che si trovavano lungo la via Nomentana.
A fine del Settecento venne ceduta a Giovanni Torlonia, un banchiere, che la trasformò in una sfarzosa residenza  che  comprendeva il Casino Nobile, del Casino dei Principi e delle Scuderie.

 Dal 1925 al 1943 la villa fu l’abitazione della famiglia Mussolini. Qui si svolgono manifestazioni sportive e mondane, e vengono introdotti orti di guerra, che con le loro colture di grano e patate, i pollai e le conigliere riportarono la Villa ad avere le caratteristiche di ruralità di un tempo.
Dal  44 al 47 la sede del comando inglese e americano e continua il processo di decadenza della Villa.
Nel 1978 viene aperto come parco pubblico e sottoposto ad un importante intervento di recupero ambientale.

Villa Torlonia ospita giardini all’italiana e costruzioni come il Villino Rosso, il Villino Medievale e la particolarissima Casina delle civette.  Questa deve il suo nome dalle civette che decorano le vetrate (quelle di questo edificio sono la massima espressione dello stile Liberty a Roma) e dalle decorazioni che riportano il disegno di questo animale in diversi posti della casina. 
Tutti e tre gli edifici sono oggi adibiti ad aree museali e zone espositive.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Borghese

Come arrivare: prendete la linea B della metro e scendete alla stazione Bologna. Di qui arriverete a destinazione con una passeggiata di 10 minuti.
Con il Bus invece dovete prendere le linee 120F, 60, 62, 66, 82.

4. Il giardino degli aranci

Il suo vero nome è Parco Savello ed è una piccola terrazza sull’Aventino che affaccia sul Tevere e sui principali monumenti della città. Rappresenta uno degli angoli più amati e frequentati della città, da cui si gode di una delle viste più belle della città.  Approfittatene per i vostri scatti!

Il giardino degli aranci, che deve il suo nome al fatto che è piantumato ad aranci (in ricordo all’arancio presso cui predicava S. Domenico, fondatore dell’ordine a cui il giardino era destinato), è una distesa di quasi ottomila metri quadri,  realizzata nel 1932, dall’architetto Raffaele De Vico secondo un’impostazione rigidamente simmetrica.

Questa prevede con un viale centrale in asse con il belvedere, che si apre in due slarghi: in quello di destra era in origine collocata la fontana realizzata da Giacomo della Porta per Piazza Montanara, e dal 1973 trasferita a piazza S. Simeone ai Coronari.
L’ingresso principale, in Piazza S. Pietro d’Illiria, fu arricchito nel 1937 dal portale proveniente da Villa Balestra sulla via Flaminia.
Una volta arrivati, potrete godere di un effetto ottico inaspettato: man mano che vi avvicinerete alla terrazza posta al limite, la Cupola di San Pietro sembra rimpicciolirsi e allontanarsi.

Il giardono si trova vicino ad altre attrazioni turistiche, che valgono sicuramente una visita, come il Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta, da dove, guardandoci dentro,  è possibile ammirare il Cupolone della Basilica di San Pietro con una prospettiva decisamente unica.
Potrete godere di questo bellissimo posto di Roma liberamente e 24 ore su 24.

Attrazioni nelle vicinanze: chiesa di Santa Sabina, Buco della Serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta

Come arrivare: prendete la metro B e scendete alla fermata Circo Massimo. Arriverete con una passeggiata di 15 minuti.
Se volete raggiungerlo in Bus prendete le linee 118, 160, 170, 51, 628, 85, 87, C3

5. Villa Ada

Si trova nel quartiere Parioli, a nord della città, lungo la via salaria ed è il quarto più grande parco pubblico di Roma.
Grande circa 160 ettari, custodisce al suo interno giardini all’inglese ed edifici neoclassici ed eclettici (come il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali ed altri ancora) ed è un posto magnifico per fare lunghe passeggiate immersi nella natura. Accedendo da via Panama ci si inoltra in boschi di pini, lecci, allori e castagni, abitati da scoiattoli, ricci, conigli selvatici e grandi comunità di uccelli.

La storia di Villa Ada Savoia è legata soprattutto alla
Casa Savoia che la possedette dal 1872 al 1878 e poi ancora dal 1904 al 1946. Proprio i Savoia realizzarono gli interventi che vennero realizzati all’interno.
L’assetto complessivo della villa si deve però alla famiglia Pallavicini, che ne acquistò le terre nel Settecento, periodo al quale risale il coffee-house settecentesco, di grande qualità architettonica, che si trova presso il casino Pallavicini, meglio conosciuto come il Tempio di Flora. Questo sia affaccia affacciato su un giardino con al centro una fontana in ghisa.

Nel 1871 la villa venne acquistata dal Re Vittorio Emanuele II che, dopo il trasferimento della corte a Roma, nuova capitale del regno, la ampliò con l’acquisto di alcune vigne confinanti.
A partire dal 1874 la proprietà venne così trasformata in un
parco rustico all’inglese e in breve tempo furono costruiti il Casino Nobile, oggi sede dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, edifici residenziali e scuderie. Le tenute rurali vennero trasformate in un grandioso parco, popolato di piante esotiche e abbellito con piccole costruzioni, come lo Chalet svizzero e la torre gotica.

Nel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele, la villa fu venduta al Conte Giuseppe Tellfner che diede alla proprietà il nome della moglie, Ada. Dal 1878 al 1901 la villa rimase di proprietà del conte. Vittorio Emanuele III riacquistò Villa Ada nel 1904 e la donò a sua moglie, la regina Elena.  Nel 1904 fu costruito il portale monumentale e la villa fu arricchita da nuovi elementi.
Durante la Seconda guerra mondiale, negli anni 1941-1942, venne realizzato un bunker antiaereo a pianta circolare per ospitare il re e la sua famiglia, aperto al pubblico dal 2016.

Nel 1946, con l’avvento della Repubblica, la parte della Villa che era proprietà personale del re rimase ai suoi eredi, mentre quella proprietà della Casa reale divenne patrimonio pubblico e nel 1957, è entrata a far parte delle ville di pertinenza del Comune di Roma e quindi liberamente accessibile.
Ad eccezione però di alcuni edifici che sono privati e perciò chiusi alle visite.

Attrazioni nelle vicinanze: Villa Borghese, Villa Torlonia

Come arrivare: prendete la linea B della metro e scendete alla fermata Sant’Agnese Annibaliano. Ci vorranno circa 20 minuti per arrivare alla vostra destinazione. 
Con il Bus prendete le linee 310, 92,135, 68, 63, 69, 83

Termina qui la nostra breve panoramica su alcuni dei più bei parchi di Roma. Decidete voi dove andare in base al tempo e agli interessi che avete. 

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